Il Burnout è la sindrome che annulla ogni capacità di vivere una vita professionale, sana, felice e produttiva. Spesso comincia da un senso di esaurimento e demotivazione e con i primi problemi sul lavoro.
Nonostante i sintomi del Burnout compaiano a seguito di periodi di stress prolungato, lo Stress e il Burnout non sono la stessa cosa.

Lo stress negativo

Il lavoro è considerato una delle principali fonti di stress nella vita dell’uomo. Quando però la persona percepisce lo stress lavorativo come eccessivo, giudicandolo come una minaccia per il proprio benessere, sente di non poter più reagire. A seguito di questo, lo stress diviene “distress” cioè “stress negativo” che, alla lunga, produce dei danni psicosomatici e predispone il soggetto al Burnout.

Origine del Burnout

Il termine Burnout fa la sua prima comparsa negli anni ‘30, nel mondo dello sport. Veniva utilizzato per indicare lo stato in cui viene a trovarsi un atleta, quando, dopo alcuni anni di carriera con successo, si esaurisce non riuscendo più a dare delle prestazioni compatibili con le sue capacità. Il Burnout in psicologia compare nel 1982, quando Christina Maslach utilizza il termine per riferirsi ad una malattia professionale che colpisce gli operatori d’aiuto. Maslach mette in evidenza il carattere multidimensionale del Burnout, definendolo come “una sindrome di esaurimento emozionale, di spersonalizzazione, e di riduzione delle capacità personali che può presentarsi in soggetti che per professione si occupano della gente” (Maslach,1982).

Le dimensioni del Burnout

Il Burnout è caratterizzato da tre dimensioni principali:

  1. l’Esaurimento Emotivo: in cui la persona si sente coinvolta emotivamente con i problemi lavorativi. L’enorme dispendio di risorse emotive ed affettive conducono all’esaurimento emozionale e al logoramento;
  2. la Depersonalizzazione e l’apparente Cinismo: troppo coinvolto emotivamente, mette in atto degli atteggiamenti di distacco ed indifferenza nei confronti dei problemi degli utenti e /o del lavoro, riducendo il coinvolgimento. La tecnica viene utilizzata per poter trovare una sorta di difesa dalla sofferenza;
  3. Senso di inefficienza, la persona non riesce più a sentirsi capace ed efficiente, sperimentando la frustrazione ed il senso di inutilità circa quello che si fa. Subentra, in aggiunta, l’insoddisfazione lavorativa in quanto il lavoratore si sente scarsamente realizzato.

Anche solo uno di questi fattori è in grado alla lunga di creare burnout e se mescolati insieme costituiscono un mix letale!

Sintomi del Burnout

Il burnout si manifesta attraverso una sintomatologia ampia, che può essere suddivisa in disturbi fisici, psichici e comportamentali.Questi si ripercuotono in maniera negativa sia sulla vita personale, sia su quella lavorativa. 
Tra i problemi fisici e psicosomatici si riscontrano: mal di testa, ipertensione, disturbi gastrointestinali, tensione muscolare e affaticamento cronico. 
Tra i sintomi di natura psicologica, i primi a comparire sono rappresentati da un deterioramento del benessere sottoforma di depressione e bassa stima di sé. Questo può condurre il soggetto all’abuso di farmaci, alcool o droghe. Tipico della persona affetta da burnout è anche l’incapacità di chiedere aiuto e di giovarsi di una rete di sostegno.
A livello comportamentale, il soggetto colpito da burnout mette in evidenza un abbassamento del rendimento sul lavoro e l’instaurarsi di un rapporto freddo e distaccato.
Sebbene, a differenza dello stress generico, la sintomatologia riguarda esclusivamente il tempo trascorso a lavoro e i rapporti di natura lavorativa, anche l’ambito familiare e personale ne risente. Il prolungato stress, e il senso di insoddisfazione si ripercuotono infatti sul comportamento quotidiano di vita del soggetto, soprattutto per la dimensione del “prendersi cura” degli altri.
Quando la persona arriva ad una fase in cui non può più fronteggiare il burnout, abbandona il posto di lavoro.

Fattori di prevenzione

Un fattore importante per il Burnout è l’equità di un ambiente lavorativo. Le ricerche dimostrano che i riconoscimenti iniqui e gli avanzamenti di carriera “sospetti” sono fattori che possono determinare il Burnout. Il lavoratore percepisce un senso di ingiustizia a cui non può rispondere. Il tema della giustizia è dunque di vitale importanza per prevenire il Burnout.
Altro importante fattore è la comunicazione in azienda. Una comunicazione fluida e corretta è in grado di prevenire molti problemi e riduce l’assenteismo e l’utilizzo dei farmaci da parte dei lavoratori. Migliorare la qualità dei rapporti lavorativi è fondamentale per creare un clima di armonia e serenità in cui i lavoratori possono esprimersi al meglio.
Anche l’individuo può mettere in atto dei comportamenti di prevenzione per fronteggiare al meglio lo stress lavorativo. Le ricerche dimostrano che l’esercizio fisico e una buona alimentazione sono in grado di contrastare molto efficacemente l’esaurimento da lavoro. Si dovrebbero poi introdurre delle pause e dei cicli di recupero nella nostra vita lavorativa quotidiana. Sarebbe una buona abitudine, ad esempio, fare 5 minuti di pausa al termine di ogni ora lavorata.
Una buona tecnica è rappresentata dal job crafting: individuare le attività più noiose e più gratificanti del lavoro e provare a dedicare un po’ più di tempo a queste ultime.

Linee guida OMS

Dopo decenni di studi, proprio recentemente (2019), l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto ufficialmente il Burnout, inserendolo nel suo grande elenco dei disturbi medici. Non si tratta di vera e propria malattia ma di “problema associato alla professione”. I sintomi: “spossatezza sul luogo di lavoro”, “cinismo, isolamento o in generale sentimenti negativi” ed “efficacia professionale ridotta”. Il risultato è una “sindrome che porta a stress cronico impossibile da curare con successo”.

Add Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi